23 Giu Fresa: come scegliere il miglior micromotore.
Fedele compagna di ogni onicotecnica che si rispetti, la fresa potrebbe diventare il peggior incubo per le unghie delle clienti, se non utilizzata correttamente. Tenendo ben presente che prima di utilizzare la fresa è indispensabile frequentare un corso di formazione professionale, vediamo come scegliere una buona fresa districandoci tra la marea di prodotti che offre il mercato.
Innanzitutto è bene precisare che, la fresa come la intendiamo nel settore onicotecnico, si compone di due parti, un micromotore o base elettrica e un manipolo, ossia la fresa vera e propria. In quest’ultima vanno inserite le varie punte, dette anch’esse frese.
Come prima cosa è necessario osservare il prezzo. Questo è sicuramente un dato che salta all’occhio perché, tendenzialmente, una buona fresa ha un costo elevato. Di conseguenza è sempre meglio diffidare dai prezzi eccessivamente bassi, generalmente sono indicatore di scarsa qualità e dubbia provenienza del prodotto.
La fresa professionale di qualità ha un costo che si aggira intorno ai € 200. Questo è giustificato dalla qualità dei vari componenti utilizzati per la realizzazione, tra cui l’inserimento di meccanismi di sicurezza che evitano il surriscaldamento e proteggono il micromotore da sbalzi di tensione evitando che i meccanismi interni si brucino.
Una delle prime cose da verificare é la presenza del marchio CEE che indica l’approvazione da parte della comunità europea, la quale garantisce che il prodotto sia sicuro e idoneo all’immissione sul mercato. Questo a mio parere è un requisito fondamentale per l’utilizzo del micromotore in un salone di nail art o in un centro estetico.
Altro fattore importante è il peso del manipolo e le vibrazioni emesse da questo. Trattandosi di un attrezzo professionale il manipolo dovrà essere leggero e non dovrà vibrare, per evitare di causare a lungo andare, problemi fisici all’operatore che lo utilizza per parecchie ore al giorno, tutti i giorni.
È altrettanto importante valutare la potenza del micromotore, che dovrà essere compresa tra i 25.000 e 35.000 g/s per potersi definire una fresa ad uso professionale. Ci sono poi delle funzioni fondamentali che non possono mancare in una fresa che si rispetti, come la funzione reverse, ossia la possibilità di invertire il senso di rotazione della fresa, fondamentale per l’utilizzo da parte dei mancini e per l’esecuzione della dry manicure.
Di rilevante importanza è anche la scelta delle varie punte fresa da utilizzare, ma di questo parleremo in un altro appuntamento del nostro blog.
Tu hai già acquistato la tua fresa? Hai verificato se la tua fresa ha tutte le caratteristiche necessarie? Sei hai bisogno della mia consulenza scrivimi una mail o inviami un messaggio sui nostri social!
Daniela Consani