20 Feb Abbronzarsi insicurezza si può! Ecco come.
Nell’ottocento la pelle pallida e candida era indice di nobiltà e ricchezza, mentre un colorito caldo e bronzato indicava l’appartenenza ad un ceto sociale di basso rango, tipico di coloro che lavoravano nei campi sotto il sole. Oggi la situazione si è ribaltata e chi sfoggia una salutare tintarella sembra avere una posizione sociale invidiabile che le permette di trascorrere del tempo di piacere fuori dall’ufficio, più precisamente in spiaggia, in riva al mare a prendere il sole.
La pelle abbronzata è simbolo di benessere, un vero e proprio canone di bellezza, tanto che se e quando non è possibile ottenere quel colorito dorato o caramellato sotto il sole di Riccione, si ricorre alle docce solari. Però, sia che ci si esponga i raggi naturali o a quelli artificiali la parola d’ordine è sempre la stessa: Sicurezza! Infatti, sebbene l’esposizione al sole comporti diversi benefici all’organismo, come l’attivazione della produzione di vitamina D, buon umore e allegria, è altresì la causa di una serie di conseguenze dannose per la nostra pelle, quali scottature, invecchiamento precoce della pelle, macchie solari, reazioni foto sensibili, eritemi e cancro della pelle.
Abbronzarsi dunque diventa un’attività da fare con consapevolezza e parsimonia. Come comprendere cosa può essere nocivo per la pelle? Partiamo dai raggi solari. I raggi ultravioletti che raggiungono la superficie terrestre si distinguono in raggi ultra-violetti di tipo a (UVA) è raggi ultra-violetti di tipo B (UVB). I raggi UVA sono i responsabili dell’invecchiamento cutaneo; i raggi UVB causano le scottature e aiutano la produzione di vitamina D. La quantità di raggi UV che raggiungono la pelle varia in base all’orario della giornata, alla stagione e alla località, questo perché i movimenti rotatori della terra fanno sì che i raggi solari colpiscono la superficie terrestre con inclinazioni differenti.
Detto ciò viene da chiedersi come poter fare a non rinunciare la tintarella in totale sicurezza. La risposta a tale quesito in realtà è piuttosto semplice, basta l’utilizzo di una protezione solare.
La protezione solare, nota anche con l’acronimo SPF (fattore di protezione solare), va scelta in base al fototipo. Il fattore di protezione solare indica la capacità del prodotto di ridurre l’assorbimento dei raggi UVB, generalmente l’indice numerico varia da 6 a 50+.
L’SPF è calcolato in rapporto al tempo necessario per una scottatura sulla pelle protetta con un filtro o senza.
Generalmente una protezione con SPF 50 assorbe il 98% dei raggi UVB, SPF 30 ne assorbe circa il 96,7% e l’SPF 15 ne assorbe circa il 93,3%.
Questo significa che a seconda dell’SPF utilizzato la protezione andrà applicata ad intervalli di tempo più o meno lunghi. Proteggere la pelle dai raggi UV però non è sufficiente per ottenere un’ottima abbronzatura è una pelle perfetta. Per questo è consigliato l’utilizzo di un intensificatore, il quale serve a donare alla pelle idratazione, sostanze nutritive e vitamine. Solo una pelle sana può ambire ad un’abbronzatura più intensa. Poiché gli intensificatori non contengono SPF è necessario applicarli prima della protezione.
L’ultimo step è quello dell’idratazione. Per un’abbronzatura perfetta e sicura, è importante l’utilizzo del doposole da applicare sempre subito dopo la doccia. Questo step aiuta a prolungare il colore dell’abbronzatura e donare elasticità alla pelle.
In conclusione possiamo quindi affermare che per una abbronzatura perfetta e in totale sicurezza basterà tenere a mente la seguente formula:
Intensificatore + SPF + Doposole
Ed ora che anche tu conosci il segreto per una pelle sana e colorata, non dimenticare di inserire i tuoi alleati nella borsa del mare. Nel frattempo clicca su Australian Gold per acquistare i prodotti specifici per l’abbronzatura
Daniela Consani