20 Feb Il correttore: come sceglierlo e perché usarlo.
L’argomento di oggi è dedicato ad uno dei cosmetici più usati dalle donne del mondo. Alcune lo definiscono l’elemento essenziale della routine di trucco, altre invece possono farne a meno per alcuni mesi. A cosa serve realmente e come usarlo al meglio? Ne parleremo nelle prossime righe!
Come suggerisce l’etimologia della parola stessa, il correttore serve per correggere. Nel make-up viene utilizzato per correggere le discromie, ossia tutte quelle variazioni naturali del colore della pelle. Affinché svolga la sua funzione in modo efficace, è necessario saper scegliere quello giusto.
Come scegliere il correttore più adatto alle nostre esigenze?
Uno degli errori più comuni è basare la scelta sul colore dell’incarnato, mentre ci si dovrebbe concentrare sulla colorazione della pelle intorno all’occhio e al modo in cui essa si comporta nelle varie fasi del giorno, al cambiamento del clima e delle stagioni. Una volta stabilito questo, il correttore deve essere scelto di un colore complementare perché possa annullare il difetto dell’occhiaia.
Per comprendere come fare la scelta giusta è necessario partire dalla teoria dei colori, secondo la quale si distinguono tre categorie: colori primari, secondari, terziari. I colori primari sono i colori puri esistenti in natura, ad esempio il rosso, il giallo e il blu. L’unione in parti uguali di due colori primari origina un colore secondario.
Rosso + giallo = arancione
Rosso + blu = viola
blu + giallo =verde
Inoltre, esistono i colori complementari quelli che, se sovrapposti, si annullano e se accostati si esaltano. I colori complementari si individuano prendendo i colori secondari e per ognuno di essi il colore complementare e il colore primario non contenuto in esso, quindi:
(Rosso + giallo) Arancione > (manca il) blu
(Rosso + blu) Viola > (manca il) giallo
(Blu + giallo) Verde > (manca il) rosso
Sulla base di questa teoria quindi, per eliminare una discriminante dovremo utilizzare un correttore che abbia all’interno il colore complementare a quello della discriminante stessa. La quantità di tale colore dovrà essere tanto maggiore, quanto più è accentuata la discromia.
Le discromie che generalmente si possono presentare sul viso sono:
- Rosacee e cupe rose
- Brufoli
- Macchie solari e senescenti
- Occhiaie
Le rosacea e le cupe rosa sono discromie di colore rossastro, così come anche i brufoli, pertanto andranno corrette con un correttore di colore verde.
Macchie solari senescenti sono tendenzialmente marroni e vanno contrastante con un correttore che abbia su interno dell’arancio.
Le occhiaie sono delle zone scure, tendenti al viola o al blu, situate sotto gli occhi e dovute generalmente a stanchezza o malnutrizione. Nel caso dell’occhiaia violacea dovremmo scegliere un correttore con all’interno del giallo, per quelle tendenti al blu dovremmo invece utilizzare un correttore con all’interno dell’arancio.
Una volta scelto il colore del correttore, questo si applica nel modo giusto. Il prodotto va steso solo sulla discromia, in modo che i due colori si neutralizzino a vicenda. Non si deve esagerare nella quantità di prodotto applicato per evitare di appesantire la base e ottenere un effetto eccessivamente artificiale.
Nel caso delle occhiaie dunque, il correttore andrà applicato solo nella zona scura, picchiettandolo con il dito o applicandolo con un pennello a lingua di gatto. Il prodotto dovrà essere picchettato e non tirato, onde evitare di spostarlo dalla zona interessata.
Dopo aver corretto tutte le discromie si applica il fondotinta per omogenizzare incarnato, anche sopra il correttore. Il correttore tendente al bianco o quello tendente al marrone, servono invece per creare i punti luce e le zone d’ombra necessarie per valorizzare i volumi del viso. In questo caso andranno applicate dopo il fondotinta.
Ora sai come scegliere e utilizzare il tuo correttore. Nel tuo beauty hai quello giusto?
Daniela Consani